GLI AMICI SONO QUELLI CHE TI AIUTANO A RIALZARTI, QUANDO GLI ALTRI NEANCHE SAPEVANO CHE ERI CADUTO

Ma quando penso a te, mio caro amico, ciò che era perduto è ritrovato, e ogni dolore ha fine. (William Shakespeare)

L’amicizia si può trasformare nel corso del tempo, mentre diventiamo adulti, ma i veri amici non cambiano mai e cercano di essere sempre presenti nelle situazioni difficili. Nello stesso tempo, dopo anni, sanno ancora cosa significa ridere insieme, chiacchierare e condividere esperienza di vita con spensieratezza. Tra le tante conoscenze che abbiamo è importante riconoscere chi sono i veri amici, cioè quelle persone su cui si può contare in qualsiasi momento, anche in caso di emergenza. Alcuni veri amici sono ancora accanto a noi dall’infanzia mentre altri li abbiamo incontrati lungo il nostro cammino.

Trovano sempre del tempo per te: i rapporti di amicizia rischiano di sfaldarsi, quando non si riesce più a trovare del tempo da trascorrere insieme per parlare, per ascoltarsi a vicenda e per divertirsi. Forse non si tratta di mancanza di tempo, ma di una carenza di volontà. Invece i veri amici sono sempre pronti a trovare del tempo per te, anche quando hanno mille impegni e una vita complicata.

Si prendono cura di te: i veri amici si prendono cura di te perché tengono davvero all’amicizia, non per qualche secondo fine che vorrebbero raggiungere o per ottenere in cambio un favore. L’amicizia non è un contratto commerciale e le relazioni sincere non nascono per il proprio tornaconto personale. I veri amici lo sanno e non se ne dimenticano.

Rispettano la tua libertà: un amico vero sa rispettare la libertà delle altre persone perché sa che ognuno deve compiere le proprie scelte in autonomia. I veri amici sanno che è sbagliato insistere con i consigli non richiesti e che è giusto essere presenti, nei momenti di necessità, per regalare un sorriso quando serve e per asciugare le lacrime di chi soffre.

Ti ascoltano e ti supportano: è facile riconoscere le persone che sono davvero interessate a te come amico quando sanno ascoltarti fino in fondo e ti danno spazio per parlare. Inoltre i veri amici sono sempre pronti ad offrirti il loro supporto nei momenti più delicati e cercano di non ostacolare le tue scelte anche quando i tuoi piani per il futuro sembrano un po’ bizzarri.

Ti fanno gli auguri di persona: a meno che non siano lontani da casa proprio nel giorno del tuo compleanno, i veri amici non si limitano a lasciare un messaggio di auguri sulla tua bacheca, ma vogliono incontrarti di persona per festeggiare e magari farti anche un bel regalo.

Recensione del libro

by Massimiliano Penazzi

La storia di un uomo, arrivato ai vertici del suo - impegnativo - settore. Un uomo che in questo modo porta ai vertici anche questa città. E poi cade, sempre più rovinosamente. Dunque anche la Storia: di una città, di com'era prima; di come diventò, in alcuni anni memorabili. E forse, di ciò che avrebbe potuto diventare. Scrittura e sceneggiatura intrecciano le due dimensioni, individuale e collettiva. Che fosse un eccellente velista lo sapevamo; e sapevamo di ciò che fece con mare e vela anche fuori dal pozzetto delle barche: ma il suo talento letterario è stato una sorpresa. Del resto, ce ne sono molte di sorprese in queste pagine. Ed infatti, non è solo per l'inesorabile orologeria del thriller che le scandisce, non è solo per la tensione tra verità e finzione che le fa vibrare...No, non è solo per questo che si leggono di un fiato. Ma, appunto, perchè, mentre il noto si fà più oscuro, l'oscuro, in qualche modo, si illumina. E se la vita trasforma chi vive, la letteratura, quando è buona letteratura, trasforma chi legge. Dà insomma una forma a ciò che - idee, vicende, luoghi, persone - non l'aveva; o ne dà una migliore, se non la migliore, alla percezione meno compiuta che già ne avevamo. Il piacere di scoprire, di conoscere, è spesso doloroso: ma se ci fosse indulgenza per il lettore, è probabile che l'autore ne avrebbe concessa a se stesso. Ed allora, tutto quanto detto sinora non avrebbe senso. Ma qui non succede, l'autore si accorge che la letteratura gli dà un grande potere, ma capisce che la penna è un coltello senza impugnatura, tutto lama e doppia lama: c'è pietà, forse, che è tutt'altra cosa. E sangue: "blood on the tracks", diceva Bob Dylan.

Sarebbe ora di ristabilire la verità su tante cose

questo è ciò che tutti vorremmo accadesse, ma perché possa avvenire non siamo disposti a impegnarci un solo attimo e diamo una delega in bianco a persone discutibili che lo facciano al posto nostro. E invece dobbiamo essere proprio noi a ricordarci che l'autodeterminazione è un diritto che vale molto di più di qualunque imposizione o delega. Riprendere in mano la nostra vita e il nostro destino, dimostrare che il cittadino buono e remissivo quando viene ingiustamente colpito reagisce e diventa la belva più feroce.